I COBAS denunciano la cronica carenza di organico e la crescita di richieste a causa della pandemia. Dal 30 giugno, poi, scadrà il blocco imposto dal Governo e si teme di dover fronteggiare circa 5.000 sfratti in città.
L’adesione massiccia allo sciopero dei nidi (2/3 dei quali completamente chiusi e gli altri a servizio ridottissimo) indetto da SGB, ADI e COBAS dà un segnale fortissimo e fa paura a questa Amministrazione, che ieri si è fatta rappresentare da tre cordoni di polizia. Ma è solo l’inizio: settembre è domani!
La Commissione Scioperi sbugiarda il Comune… E l’A.C. oggi entra nelle sedi sindacali, fa il backup dei PC sindacali e invia la data dello “sfratto” esecutivo (cartoni compresi)
Dallo scontro in Comune sulle assemblee a quello sulle sale sindacali. A protestare, oggi come allora, sono i sindacati di base Cub Cobas. Palazzo d’Accursio, denunciano, avrebbe mandato una lettera con cui comunica che dal 20 marzo, causa “rimodulazione degli spazi”, viene tolta la loro saletta
“Dopo averci tolto le assemblee ed averci deferito alla Commissione scioperi Nazionale, per l’amministrazione è troppo anche lasciarci una sede sindacale”. Mercoledì flash mob a Palazzo D’Accursio.
Per una “rimodulazione degli spazi” dovete liberare le salette sindacali entro il 20 marzo. L’Amministrazione comunale va alla guerra totale con i sindacati di base, che a Palazzo D’Accursio rappresentano il 40% dei lavoratori ed esprimono 20 delegati. Dopo i limiti alle assemblee sindacali un
Dallo scontro in Comune sulle assemblee a quello sulle sale sindacali. A protestare, oggi come allora, sono i sindacati di base Cub Cobas. Palazzo d’Accursio, denunciano, avrebbe mandato una lettera con cui comunica che dal 20 marzo, causa “rimodulazione degli spazi”, viene tolta la loro saletta
È evidente che la regola maggioritaria e la prevista presenza, anche dopo l’elezione della RSU, delle organizzazioni sindacali rappresentative con propri poteri organizzativi e negoziali possono portare ad uno schiacciamento delle componenti sindacali più deboli e quindi alla negazione di quel pluralismo sindacale che si era
È evidente che la regola maggioritaria e la prevista presenza, anche dopo l’elezione della RSU, delle organizzazioni sindacali rappresentative con propri poteri organizzativi e negoziali possono portare ad uno schiacciamento delle componenti sindacali più deboli e quindi alla negazione di quel pluralismo sindacale che si era