Per i nidi, il Comune ignora le stabilizzazioni e ci condanna al precariato! Nuovo concorso!? Ma c’è già una graduatoria! E chi – da anni – lavora nei nidi che fine farà?
Colleghe e colleghi,
con profondo sconcerto apprendiamo che il Comune di Bologna intende bandire un nuovo concorso a tempo indeterminato per educatori ed educatrici, nonostante sia ancora attiva una graduatoria per lo stesso profilo.
Questa scelta, del tutto inammissibile, ignora la necessità di stabilizzare chi da anni opera nei nidi d’infanzia, condannando chi lavora con contratti a termine a un precariato ormai strutturale.
DAL CONCORSO “GHIGLIOTTINA” ALLA NUOVA BEFFA La ferita aperta dal concorso “ghigliottina” del 2018, che con un test a crocette ha escluso decine di educat* precari, si riapre in maniera crudele. Il Comune, che si autodefinisce “il più progressista d’Italia”, continua imperterrito a ignorare il valore e l’esperienza di chi sostiene, quotidianamente, i servizi educativi.
È un pessimo esempio di gestione delle risorse umane e un vero e proprio affronto a tutte noi.
LA NORMATIVA PARLA CHIARO:
✅ L’art. 3, comma 5, del D.L. 44/2023 autorizza le amministrazioni a stabilizzare il personale non dirigenziale con almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 8 anni.✅ Il Piano Triennale del Fabbisogno del Comune di Bologna prevede la possibilità di stabilizzare fino al 50% dei posti disponibili.
❌ Allora, perché non avviare subito il percorso di stabilizzazione per chi lavora da anni con contratti a termine?
❌ Perché non riconoscere l’esperienza e l’impegno di chi sostiene il settore educativo?
È giunto il momento di dire chiaro:
NO A NUOVI CONCORSI SENZA PRIMA GARANTIRE LA STABILIZZAZIONE!
Se il Comune conferma l’intenzione di bandire questo concorso, il messaggio inviato sarà inequivocabile: si intende condannare una parte del personale al precariato, anziché valorizzare il lavoro, l’esperienza e l’impegno di chi ogni giorno mantiene attivi i servizi educativi, anche in situazioni già precarie.
ESIGIAMO SUBITO:✅ Un piano di stabilizzazione chiaro e concreto per chi ha maturato i requisiti previsti dalla legge.
✅ L’applicazione rigorosa delle norme per contrastare l’abuso di contratti a termine nella Pubblica Amministrazione.
✅ Trasparenza nelle scelte assunzionali e un confronto reale con le rappresentanze sindacali.
Non possiamo più accettare che il Comune continui a sfruttare la nostra professionalità senza garantire stabilità e certezze lavorative e siamo pronti allo stato di agitazione del personale dei servizi educativi!
Uniamoci e facciamo sentire la nostra voce:
DICIAMO NO AL PRECARIATO NEI SERVIZI EDUCATIVI! DICIAMO SÌ AL LAVORO DIGNITOSO PER LE EDUCATRICI ED EDUCATORI DEL COMUNE DI BOLOGNA!
