Prima di affrontare l’argomento PEO, crediamo di fare cosa gradita indicando il link di ARAN dove si possono trovare tutti i contratti decentrati a far data dal 2015. (per accedere vi verrà richiesta la partita IVA dell’Ente)

Detto questo, come ogni anno, di questi giorni, la maggior parte dei dipendenti si trova, dopo aver letto gli elenchi degli idonei per il passaggio alla categoria superiore, con violenti attacchi di bile!

Più volte, in trattativa, la nostra sigla, al pari di SGB, ha stigmatizzato il modus operandi adottato per la sottoscrizione dei vari CCI.

Relativamente a questo aspetto ne parleremo, in modo approfondito, con una serie di articoli che pubblicheremo prossimamente.

Possiamo anticipare la sistematica violazione delle norme contenute nell’accordo quadro e del regolamento RSU del Comune di Bologna approvato in data 8 novembre 2018 che, di fatto, rendono la RSU inesistente.

Torniamo alle PEO: ogni anno sono state cambiate le regole e, ancora una volta, denunciamo la mancata trasparenza da parte dell’Amministrazione.

A differenza degli anni scorsi, in base al contratto decentrato firmato da Amministrazione, triplice e Diccap (e non dalla intera RSU) gli elenchi sono stati suddivisi, oltre che per categoria, anche per categoria economica.

Con la determina P.G. 560/2021 sono stati pubblicati gli elenchi con i nominativi dei dipendenti, suddivisi per categoria, per categoria economica e per anzianità risultati idonei al passaggio per le progressioni economiche.

In seguito, con la consegna delle “pagelle” è stata approvata, con determina P.G. 109322/2021, l’elenco dei dipendenti che, a decorrere dal 01/12/2020, avranno diritto al passaggio di categoria.

Peccato che gli elenchi non riportino tutti i dipendenti, ma esclusivamente quelli promossi, senza punteggi e altro.

Di fatto, si viene a negare la possibilità ai dipendenti di fare le opportune verifiche.

E questo sarebbe il comportamento di questa Amministrazione che, a parole, si riempie la bocca con trasparenza, meritocrazia, ecc.

Abbiate perlomeno il buonsenso di tacere, per favore!