Legge di bilancio: i soldi non bastano per i lavoratori degli enti locali
La nuova Legge di Bilancio presentata dal Governo Gentiloni è dannosa e iniqua: continua infatti la politica degli incentivi al sistema privato e dei tagli al welfare pubblico, aumenta l’età pensionabile, aumenta l’insicurezza data dalla compressione di salari e pensioni.
Ma ora la beffa: è notizia di qualche giorno fa [Il Fatto Quotidiano – 30 ottobre] che, sulla base delle cifre messe in campo dalla Legge di Bilancio, c’è chi rimarrà fuori dalle coperture per il rinnovo del contratto. E indovinate di chi si tratta? DI NOI!
Infatti, nonostante 7 anni di lunghissimo (e illegittimo) blocco contrattuale, lo stanziamento a regime di 2,9 miliardi consentirà solo la copertura dei contratti della pubblica amministrazione “centrale”, ossia ministeri ed enti pubblici nazionali. Insomma, l’ulteriore peggioramento delle tutele, dei diritti e della democrazia nei luoghi di lavoro non basta: anche per l’aumento salariale prospettato –talmente basso da risultare umiliante- si prevede che Enti locali, Sanità e Regioni debbano cercare da soli le risorse per gli aumenti NEI PROPRI BILANCI.
E, dopo aver visto l’Amministrazione in azione sulle PeO (su cui a breve riapriremo la possibilità di partecipare all’azione legale per tutti i 475 colleghi definitivamente esclusi), per racimolare queste risorse cosa pensate che il Comune ci taglierà nel 2018?
Per un rinnovo dignitoso garantito a tutte e tutti venerdì 10 torniamo nelle piazze!
COBAS e USB insieme a Bologna:
ritrovo ore 9.00 Piazza della Mercanzia