Biblioteche e Musei: LA LOTTA PAGA! Anche il Comune ci dà ragione: nuove assunzioni e stop alle esternalizzazioni

Il personale comunale complessivamente afferente all’Istituzione Biblioteche è diminuito dal 
gennaio 2010 ad oggi del 15,6%, passando da 231 a 195 unità.
Si tratta evidentemente di un calo drammatico, che se ulteriormente aggravato metterà a rischio
• l’attuale livello di apertura al pubblico delle diverse sedi,
• la loro capacità di erogazione dei servizi,
• la tutela e la valorizzazione del patrimonio.
[…] Si è fatto un crescente ricorso al lavoro di personale esternalizzato, il cui costo complessivo ha raggiunto oggi livelli davvero preoccupanti“.

Confronta questa frase con quanto da anni sostengono i COBAS qui. O qui.
La frase sopra è presa pari pari dalla pagina 16 del Piano Programma 2018-2020 dell’Istituzione Biblioteche appena approvato in Consiglio [qui il link].
E leggete oltre a pag. 17: dopo anni di sistematica negazione dei problemi reali che i lavoratori indicavano, adesso per il Comune “occorre una decisa azione di ripensamento nelle politiche del personale fin qui messe in atto, intervenendo sulla complessiva consistenza numerica degli addetti e sulla qualifica professionale dei nuovi inserimenti, che devono avere specifica formazione e qualificazione, con competenze plurispecialistiche e di livello elevato, da reperire attraverso apposite procedure concorsuali“.
E ancora:
In quest’ultima ipotesi è non solo ragionevole, ma del tutto necessario, partire da concorsi per il reclutamento di personale di categoria C (diplomati), la categoria nella quale si registra attualmente la maggiore penuria di addetti.
Sembra però non più rinviabile l’esigenza di procedere anche a concorsi per personale di categoria D (laureati), non solo per incrementare gli addetti in tale categoria, ma anche per consentire una possibile progressione di carriera ai dipendenti di categoria C già operanti all’interno dell’istituzione e privi, finora e da anni, di occasioni di avanzamento professionale“.
I nostri argomenti e la pressione esercitata dai lavoratori e dal comitato cittadino sorto in difesa delle biblioteche comunali (di cui molti di noi fanno parte) hanno convinto anche l’Istituzione Biblioteche “a correggere questa tendenza”.Continueremo a sostenere la campagna per il riconoscimento dei professionisti dei beni culturali e a vigilare affinché quanto scritto sulla carta sia effettivamente applicato alle biblioteche e venga subito esteso anche ai musei del Comune.Insomma -come ripeteva Bertolt Brecht- “non fatevi suggestionare”: non credete alla voce del padrone, quando vi dice che è già tutto deciso e che opporsi non serve a niente.
I COBAS dimostrano che la lotta paga!

Alle elezioni RSU del 17, 18 e 19 aprile vota i candidati COBAS delle Istituzioni culturali del Comune
#votaCOBAS: con noi Musei e biblioteche (r)esistono… e VINCONO!
05 COBAS_elezioni_RSU_2018_Biblioteche_resistono [.pdf]
E se ti sei perso i punti precedenti del programma dei COBAS:
#votaCOBAS 1: ecco come abbiamo lavorato in questi ultimi 3 anni (ed eravamo solo in 2!)
#votaCOBAS 2: rinnovo del contratto, non cadere in trappola!
#votaCOBAS 3: PeO: serviamo a tutti non serviamo nessuno
#votaCOBAS 4: per concorsi pubblici trasparenti e legali