Assemblee sindacali/1: un diritto in via di estinzione

ASSEMBLEE SINDACALI: UN DIRITTO IN VIA DI ESTINZIONE
SVOLTA AUTORITARIA, ANTISINDACALE E ANTIDEMOCRATICA DEL COMUNE DI BOLOGNA

Oggi, 4 febbraio 2016, il Comune di Bologna ha comunicato a tutte le sigle sindacali presenti in Comune, con il silenzio delle RSU CGIL, CISL e UIL, che non autorizzerà più le assemblee indette SOLO da una delle altre sigle (USB, ADI, SULPM/DICCAP, CUB COBAS), mentre quelle richieste dalle sigle Confederali essenzialmente non subiranno alcuna riduzione.

Con questa decisione l’A.C. intende imporre SOLO la propria “visione del mondo” ed il silenzio alle lavoratrici e ai lavoratori che aderiscono ai sindacati di base. Con questa decisione viene cancellata una corretta e consolidata consuetudine nelle relazioni sindacali che garantiva la pluralità sindacale e la rappresentatività di tutto il personale del Comune di Bologna. Inoltre, non possiamo non notare, in questa interpretazione soggettiva e strumentale della legge, una netta presa di posizione nei confronti di tutte quelle lavoratrici e lavoratori che nel corso di quest’anno si sono fortemente mobilitati su vari temi (servizi sociali, scuole, progressioni economiche, Polizia Municipale, ecc.) e per i quali le assemblee indette dalle singole sigle sono state uno strumento fondamentale per garantire la propria corretta informazione e l’autorganizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Già in varie occasioni questa Giunta ha mostrato la sua avversione verso i sindacati di base e crediamo che in questa deriva autoritaria e antidemocratica del Comune di Bologna ci siano tutte le motivazioni per ravvisare l’ennesimo comportamento antisindacale dell’A.C.
PS: per tutto questo, chiediamo un’assemblea…

RSU Cub Cobas Comune di Bologna

Cobas Comune di Bologna[CUB COBAS] Assemblee_Un_diritto_in_via_di_estinzione