Progressioni Economiche: un’altra occasione mancata
Dicono che per essere moderni ci si deve “adeguare”.
Ma adeguare a che cosa, santa Madonna?
Se adeguarsi vuol dire togliere diritti, io non mi adeguo.
Poco tempo fa mi sono rifiutato di firmare un decreto che ritenevo ingiusto.
Ma ho subito aggiunto che, entro un’ora, potevano eleggere un altro presidente della Camera.
Siete seicentoquaranta.
Ne trovate subito seicentoquaranta che accettano di venire al mio posto.
Ma io, con queste mani, non firmo.
Sandro Pertini – 10 marzo 1974
[PS: il decreto non passò]
L’accordo sulle Progressioni Economiche Orizzontali è stato sottoscritto venerdì 22 gennaio da parte di CGIL, CISL e UIL.
CUB COBAS non ha firmato.
Ecco le nostre ragioni.
L’ultima proposta dell’A.C. continua a lasciare fuori il 25% de* lavorat* (pari a quasi 700 colleghe e colleghi) e continua a essere profondamente diversa rispetto alla proposta della RSU unitaria, portata di fronte all’assemblea del 22 dicembre e ribadita anche nella comunicazione ai lavoratori del 28 dicembre.
Per questa ragione la proposta è stata ritenuta inaccettabile sia da noi che dall’assemblea unitaria de* lavorat* del 22 dicembre 2015, che ha bocciato la proposta dell’A.C. manifestando la propria contrarietà soprattutto su questo punto.
La novità dell’incontro con l’A.C. del 22 gennaio è che è stato garantito un ulteriore stanziamento di risorse da parte dell’A.C. di circa 60.000 € nel 2016 e 50.000 € nel 2017 al fine di permettere l’inclusione de* lavorat* in via di stabilizzazione negli ultimi anni, per un numero di 90 nel 2016 e 90 nel 2017.
Tutto questo ancora una volta smentisce tutti i precedenti avvisi ultimativi dell’A.C. che non si può fare più di così ed è ovviamente positivo poiché allarga la platea ad altr* 180 colleghi, ma chiaramente non compensa l’esclusione certa dalle progressioni del 25% de* dipendent* interessat*.
Questo però per noi è e rimane un punto dirimente, soprattutto perché contrario sia alla proposta unitaria delle RSU che alle decisioni dell’assemblea de* lavorat*.
Invece, sia le RSU che le sigle sindacali poi risultate firmatarie dell’accordo hanno invece espresso parere positivo sulla nuova proposta di accordo direttamente al tavolo di trattativa.
A questo punto, visto che tale accordo non rispecchiava più la proposta unitaria, noi abbiamo immediatamente proposto alle RSU elette una consultazione generale de* lavorat* (come tra l’altro esplicitamente previsto dal regolamento RSU) per dare modo a tutt*, nel modo più ampio e democratico possibile, di esprimersi su un tema di carattere così generale.
Le sigle e le RSU firmatarie dell’accordo hanno però ritenuto di dover firmare senza passare da una consultazione preventiva, riservandosi di valutare successivamente al loro interno se e come interpellare le/i lavorator*.
Purtroppo registriamo che questo ha segnato la definitiva divisione sul tema dell’accordo faticosamente trovato in RSU: ribadiamo comunque a tutte le sigle la nostra proposta di consultazione generale, condivisa con le altre sigle (USB, ADI e SULPM-DICCAP) che hanno ritenuto di non firmare senza prima interpellare direttamente tutte le lavoratrici e i lavoratori.
[CUB-COBAS]
L’accordo
sulle Progressioni Economiche
è un’altra
occasione mancata
[.pdf]