Musei e diritti: I pay the ticket / You pay the workers
Colosseo.
Il primo giorno (che è quello che conta) si è detto che un pugno di sindacalisti avevano sbarrato i cancelli del monumento più famoso d’Italia, facendo infuriare migliaia di turisti con un’assemblea improvvisa e costringendo il governo a rimediare con un decreto per disciplinare assemblee e scioperi equiparando musei e monumenti ai servizi pubblici essenziali, come scuole e ospedali.
Poi s’è scoperto che il decreto non cambia nulla: anche nelle scuole e negli ospedali si tengono assemblee sindacali, purché naturalmente autorizzate e preannunciate; e, soprattutto, che l’assemblea al Colosseo era annunciata da una settimana,regolarmente autorizzata e stragiustificata dal fatto che i Beni Culturali di Dario Franceschini – che si pavoneggiava con Renzi nella conferenza stampa sul decreto – da mesi non pagavano gli straordinari ai lavoratori (li han pagati proprio il giorno dopo).
Quindi il governo non era la soluzione: era il problema.
Ci sarebbe molto da dire sulla incredibile manipolazione della realtà e sul conseguente attacco alle/ai lavoratrici/ori del Colosseo riuniti in una semplice assemblea (come le nostre) per rivendicare il pagamento di salari e straordinari (dal 2014!).
Nel frattempo a Parigi, l’agitazione de* lavorat* impedisce l’inaugurazione della mostra al Musée d’Orsay dal titolo Splendori e Miserie (sic!) e nessuno grida allo scandalo e al trauma per l’immagine nazionale.
In Italia, invece, tocca a un gruppo di turisti anglosassoni aprire questa pagina facebook per dire qualcosa di assolutamente sensato:
I pay the Ticket / You pay the Workers
Colosseum and Imperial Fora in Rome have remained closed for three hours on September 18th: workers discussed their problems (including the fact that they had not been paid their overtime work for at least one year) in an assembly that had been regularly announced and authorized.
The Italian government, using the disappointment of many tourists as an excuse, has urgently approved a decree equating museums and archaeological sites to “essential services” (such as healthcare or security), just to put stricter limitations to the right to strike.
We want to let the Italian government know that workers’ rights are essential too. Workers should be paid what is due to them, and have the right to demand better conditions: this is the best way to ensure a good service to tourists from all over the world!
Did you like your holiday in Italy? Please show your support to those who contributed to it.
Send us a photo of yourself: “I pay the ticket, you PayTheWorkers”!
NB: e nel frattempo anche a Bologna non ci facciamo mancare nulla!
E’ notizia di oggi che il Comune di Bologna ha organizzato un’ispezione formale, nientemeno che per trovare il sedizioso responsabile dell’affissione di questo sovversivo striscione al balcone delle sale sindacali di Palazzo d’Accursio.