Il Comune #fermalacultura: bloccato il settore Cultura, azzerati gli eventi e si pensa al taglio delle aperture (e dei salari) di Musei e Biblioteche
I segnali sono chiari e -purtroppo- pesantissimi.
Ma a fronte di tutto questo, è arrivato in questi giorni dal settore Cultura del Comune l’incredibile ordine di bloccare “precauzionalmente” tutte le spese.
Anche quelle già previste.Un bruschissimo e allarmante dietrofront rispetto alle roboanti dichiarazioni d’intenti al recente ultimo incontro sindacale ufficiale con la dirigenza (“dobbiamo dare un segnale“, “nessuno perderà un euro di salario”, “amplieremo le aperture per recuperare le ore”, “aumenteremo le iniziative”, “#laculturanonsiferma”…).
Il rischio – sempre più concreto dopo la conferma di oggi da parte del Sindaco – è che, anche a fronte di una situazione senza precedenti come quella attuale, si vogliano per l’ennesima volta applicare meccanicamente le ricette “lacrime e sangue” degli ultimi 20 anni, immolando sull’altare del “pareggio di bilancio” i salari dei lavoratori esternalizzati e l’azzeramento di fatto delle politiche culturali cittadine.
Mentre è per noi chiarissimo che – per usare le parole dell’assessore – è davvero “arrivato il momento in cui tutti noi cambiamo il nostro modo di lavorare” (e – aggiungiamo – di pensare):
- confermando le spese in cultura già previste per il 2020
- prevedendo forti politiche di sostegno all’intero settore culturale
- estendendo le assunzioni di personale in ambito culturale
che – lo ricordiamo – sono già previste dal piano del fabbisogno del personale e più volte annunciate, ma al palo da oltre due anni.
Per saperne di più: [COBAS] Il_Comune_Ferma_la_Cultura