Assistenti Sociali: no alla caccia alle streghe
A seguito dei fatti che hanno coinvolto i Servizi sociali e sanitari della Val d’Enza ed in particolare i casi di Bibbiano, in questi ultimi giorni stiamo raccogliendo numerose segnalazioni da parte degli operatori sociali del Comune di Bologna circa le gravi ripercussioni sul lavoro di tutta la comunità professionale non direttamente implicata negli episodi oggetto di indagine.
Cittadini che fanno irruzione nelle sedi dei Servizi sventolando articoli di giornale, avvocati che minacciano di sollevare nuovi scandali e sgominare fantomatiche associazioni a delinquere, operatori filmati, fotografati, minacciati, lesi nella loro dignità personale e professionale, sottoposti a forti pressioni e chiamati costantemente a documentare e rendicontare il proprio operato per i meccanismi stessi del sospetto, che in modo strisciante diventa pervasivo e insidia ogni cosa.
Come organizzazione sindacale vogliamo ribadire una ferma condanna verso chi sarà dichiarato responsabile, ma anche riportare le riflessioni e le preoccupazioni degli operatori nella nostra città riguardo le conseguenze di questo clima di sfiducia e delegittimazione dell’operato dei servizi sociali ed esprimere la nostra solidarietà a tutti coloro che svolgono il proprio lavoro nel rispetto dei principi deontologici e dell’umanità che incontrano.
Vi avvisiamo: è una lettura non breve, densa e intensa.
Ma necessaria.
Per tutt*
[COBAS] Assistenti_Sociali_la_nuova_caccia_alle_streghe [.pdf]