PeO, c’è chi lotta e c’è chi festeggia. Non i 350 colleghi esclusi (ma loro “non fanno e non capiscono”)
E quando questo è stato ritrattato contro il volere dell’assemblea dei lavoratori abbiamo raccolto 11.000 € delle nostre PeO in un fondo di solidarietà per sostenere le cause legali dei lavoratori esclusi che si sono rivolti a noi.
Ma erano solo scuse per imbonire i lavoratori e convincerci a desistere.
Abbiamo tenuto duro ogni volta perché sapevamo di aver ragione.
E anno dopo anno, abbiamo costretto tutti (sindacati confederali e Comune) ad alzare ogni volta l’asticella.
Per questo abbiamo subito le maniere forti, la brutale repressione e le menzogne del Comune e del Sindaco.
Gli stessi che oggi festeggiano una firma “a orologeria” che, con il rinnovo del contratto, esclude per sempre dalle PeO più di 350 colleghi.
Insomma, ora è tutto chiaro l’apparato politico-sindacale sa che deve cercare in qualche modo di contenere l’inarrestabile emorragia di consenso e voti alle prossime elezioni (sia politiche che RSU).
E, con questo accordo, ha deciso di sacrificare tutti quei colleghi che considera pesi morti, cioè coloro che (per usare le parole pronunciate di fronte a noi della dirigente del personale del Comune) “non si meritano la progressione” perché “hanno problemi psichici“: insomma, i “lavoratori che non fanno e non capiscono“.
Perché, alla fine, è questa l’opinione che hanno di noi.
Indignarsi non basta: ORA SERVI TU!
alle elezioni RSU del 17, 18 e 19 aprile #votaCOBAS